Lo Stato italiano riconosce e garantisce il diritto alla famiglia, all’Art. 29 della nostra Costituzione. Tra le conseguenze di tale riconoscimento troviamo anche il ricongiungimento familiare ovvero la possibilità, per i cittadini stranieri che risiedano in Italia, di far soggiornare legalmente e stabilmente i propri parenti nel nostro Paese, al rispetto di determinate condizioni ed entro determinati limiti. Vediamo quindi come fare la domanda di ricongiungimento familiare e i requisiti per inoltrarla.
La domanda per far entrare e rimanere in Italia i propri familiari può essere presentata dallo straniero residente in Italia che abbia, alternativamente:
Entrambi i documenti devono essere validi al momento della proposizione della richiesta e la relativa durata non deve essere inferiore a un anno. La carta o il permesso di soggiorno devono essere stati rilasciati per uno dei seguenti motivi: lavoro (subordinato o autonomo), asilo politico, motivi di studio, religiosi o di famiglia.
Gli altri requisiti di carattere oggettivo riguardano invece:
Affinché venga concesso il ricongiungimento familiare, il richiedente deve predisporre di un alloggio idoneo ad ospitare altre persone. A tal fine, deve essere rilasciato dal comune o dalla Procura il certificato di idoneità alloggiativa, un documento che attesta l’idoneità dell’abitazione a ospitare persone, senza che venga compromessa la loro salute. In sostanza, si tratta di quantificare la metratura della casa, la presenza di un impianto di riscaldamento e così via.
Il richiedente deve anche dimostrare di disporre di un reddito minimo annuo che derivi da fonti lecite e che non sia inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale, il quale poi verrà aumentato della metà per ogni familiare che si intende far arrivare in Italia.
Ricordiamo inoltre che il reddito minimo annuo va inteso come complessivo dei familiari conviventi: se si tratta ad esempio di una coppia convivente, il reddito viene calcolato sommando quello di entrambe le persone, anche se la richiesta viene proposta da un solo componente il nucleo familiare.
La procedura per ottenere il ricongiungimento familiare può essere proposta, in via principale, tramite lo Sportello Unico per l’Immigrazione disponibile sul sito del Ministero dell’Interno, utilizzando il modello T. In alternativa, per chi avesse difficoltà dal punto di vista pratico, può rivolgersi ai patronati del luogo di residenza.
La lista dei documenti da presentare è abbastanza lunga e ogni documento va predisposto in formato digitale, anche se la richiesta avviene per mezzo dei patronati. Vediamo quindi la documentazione necessaria per il nulla osta al rilascio dell’autorizzazione:
Oltre a questi documenti, occorre presentare anche:
Vediamo ora quali sono i destinatari del ricongiungimento familiare. Iniziamo con l’escludere chi non ha bisogno di tale autorizzazione, ovvero i familiari residenti nei Paesi dell’UE e dell’area Schengen.
Per tutti gli altri Paesi è possibile richiedere il documento a favore di:
Una volta inviata tutta la documentazione, occorrerà attendere la convocazione da parte dello Sportello Unico per l’Immigrazione, che deve avvenire entro 90 giorni dall’invio della domanda. A questo punto, l’interessato dovrà presentare la copia originale dei documenti ai fini della verifica della congruenza tra quanto inviato e quanto presentato allo Sportello. Se i documenti risultano uguali, il richiedente riceverà subito la comunicazione per il rilascio del nulla osta al ricongiungimento familiare, che ha una validità di 6 mesi.
Per quanto riguarda il visto della procedura, questo consiste nel pagamento della marca da bollo da 16 euro oltre al pagamento della marca da bollo per lo stesso importo per ogni familiare di cui si richiede il ricongiungimento.