L’Italia rimane uno dei Paesi più attraenti per gli studenti di tutto il mondo: il numero degli iscritti ai nostri atenei cresce, e il Covid non sembra aver spaventato i futuri dottori e dottoresse laureati in Italia. Per poter accedere all’istruzione superiore del nostro Stato occorre però seguire una procedura che può essere suddivisa in due step:
Gli studenti che vogliono entrare e rimanere in Italia per motivi di studio devono essere in possesso di un permesso di residenza. Occorre innanzitutto specificare che il visto di lungo periodo non è necessario per i cittadini dell’Unione europea, dello Spazio Schengen e della Svizzera, i quali possono risiedere in Italia senza particolari formalità burocratiche.
Il visto è quindi necessario per tutti i cittadini degli altri Stati anche se, per alcuni di questi, non è necessario se il soggiorno non supera i 90 giorni, ovvero si tratta di un soggiorno breve. Questo potrebbe essere il caso degli studenti che intendono fermarsi solo per la frequenza dei corsi e/o solo per gli esami, a condizione che il rientro in Italia non avvenga entro un periodo inferiore ai 180 giorni. Tra gli Stati interessati a tale regolamentazione troviamo i Balcani, gli Stati Uniti d’America, il Canada e gli Emirati Arabi. Attenzione però, perché l’esenzione dal visto, per alcuni Stati tra cui Albania e Serbia, è ammessa solo se in possesso di un passaporto biometrico.
Individuati i cittadini che hanno necessità del visto per un soggiorno di lungo periodo, precisiamo subito che questo deve essere richiesto all’ambasciata entro 8 giorni dall’arrivo in Italia. La richiesta deve essere presentata con i seguenti documenti:
Il costo da procedura, comprensiva delle spese amministrative, è di 60 euro. I tempi possono variare a seconda della complessità e dell’organizzazione dell’amministrazione che riceve la richiesta.
Il primo passo per iniziare a frequentare un’università italiana è quello di scegliere innanzitutto l’Ateneo presso il quale si vuol conseguire la laurea. Effettuata questa scelta fondamentale, può essere avviato l’iter burocratico. È molto importante però tenere presente che potrebbero essere applicate delle deroghe alle normali procedure, per via della pandemia di Covid 19: molti corsi infatti potrebbero essere tenuti a distanza.
Salvo eccezioni quindi, per l’immatricolazione occorre prima procedere alla preiscrizione online entro e non oltre il 30 novembre. Assieme alla preiscrizione vanno inviati i gli Allegati 1 o 2 disponibili sul sito Universitaly.
Lo step successivo è inviare la stessa documentazione all’Ambasciata, e in aggiunta anche:
Eventuali documentazioni aggiuntive possono esser richieste da ogni ateneo, in base alle proprie procedure interne. Ad esempio, alcune università richiedono la traduzione in italiano dei documenti redatti in lingua originale, o ulteriori prove a conferma a dei titoli di studio conseguiti. Non è infrequente, inoltre, la richiesta di invio dei documenti che accertino l’idoneità accademica dello studente presso le università dello Stato di provenienza.
Un altro aspetto importante è quello della conoscenza della lingua italiana: le istituzioni universitarie hanno infatti il compito di verificare l’idoneità del soggetto dal punto di vista linguistico. Tale verifica non è necessaria se lo studente ha conseguito una certificazione linguistica non inferiore al livello B2 e in casi specifici previsti dai regolamenti. Sono inoltre fatte sempre salve le quote, ovvero il numero massimo di iscrizioni disponibili per gli studenti proveniente dal loro Paese d’origine.
Ora conosci i passi da seguire per studiare in un'università in Italia. Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale del Ministero dell’ Istruzione dell’ Università e della Ricerca. Ti auguriamo ogni successo nel tuo viaggio attraverso l'università italiana!