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PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI

Il mercato del lavoro è cambiato enormemente negli ultimi anni, in Italia come nel resto del mondo. La digitalizzazione e la globalizzazione hanno aperto possibilità prima impensabili, rendendo più fluido e variabile il rapporto lavorativo. Seguendo l’onda del cambiamento, sono apparse le agenzie per il lavoro: enti privati che svolgono la funzione di facilitare l'incontro tra domanda e offerta. In Italia le agenzie per il lavoro sono un fenomeno abbastanza recente ma che si è espanso fin da subito, grazie all’importante funzione che svolge.

Come trovare lavoro in Italia

Le agenzie interinali e il nuovo contratto di somministrazione

Il “contratto di somministrazione” è il rapporto contrattuale tipico che viene proposto quando si viene assunti tramite un’agenzia e a volte si guarda con sospetto a tale terminologia: cosa si intende? Cosa c’è dietro? In realtà si tratta solo di un contratto per cui il lavoratore viene assunto dall’agenzia, sempre rispettando gli obblighi di legge, ma colui a favore del quale viene effettuata la prestazione di lavoro è l’altro contraente, ovvero il cliente.

Questo meccanismo avviene di regola per un periodo di tempo determinato: quanto basta al potenziale datore di lavoro per decidere se assumere il lavoratore direttamente, a tempo determinato o indeterminato.

I tipi di agenzie per il lavoro

Vista la complessità del mercato del lavoro, con il tempo anche le agenzie si sono distinte in base al tipo di servizio offerto e alla funzione effettivamente svolta nel rapporto tra lavoratore e datore di lavoro. Ricordiamo che tutte le agenzie per il lavoro devono essere iscritte all’Albo delle Agenzie per il Lavoro, presso il Ministero delle Politiche Sociali.

Ad oggi gli operatori del settore si distinguono in:

  • Agenzie di somministrazione di tipo generale: come suggerisce il nome, sono dedite all’attività di intermediazione, di ricerca e di selezione del personale, oltre che al supporto per la ricollocazione nel mercato del lavoro;
  • Agenzie di somministrazione di tipo specialista: in tal caso l’attività di intermediazione e di ricerca del personale è volta solo alle assunzioni a tempo indeterminato;
  • Le agenzie di intermediazione offrono solo un’attività di intermediazione tra domanda e offerta, escludendo quindi il contratto di somministrazione;
  • Attività di ricerca e di selezione del personale, per cui l’incarico consiste soltanto nel selezionare e individuare le candidature adatte alle richieste del committente;
  • Le agenzie di ricollocazione sono invece specializzate nel far inserire nel mondo del lavoro persone che, per i motivi più vari, ne sono state escluse.

Le migliori agenzie per il lavoro: come riconoscerle?

Le agenzie per il lavoro in Italia sono circa 100, ognuna con numerose sedi su tutto il territorio italiano. Scegliere a quale delle tante affidarsi non è semplice, ma rimane una decisione fondamentale perché proprio da questa scelta dipende il nostro futuro lavorativo. Quali sono quindi i criteri da seguire per essere sicuri di affidarci al giusto intermediario? Ecco alcuni spunti utili:

  • • Per prima cosa, diamo un’occhiata alla loro esperienza: da quanto tempo operano sul mercato del lavoro e se hanno delle statistiche relative ai dati di assunzione;
  • • Valutiamo poi i feedback e i giudizi lasciati dagli altri utenti online. Quella delle recensioni è ormai una sorta di fonte immancabile nel valutare la qualità di un servizio. Sempre con un dovuto distacco, considerando che non è e semplice far assumere lavoratori ed eventuali giudizi negativi possono essere il frutto di una certa frustrazione;
  • Come avviene la procedura di iscrizione o di candidatura? Detto in altri termini, il personale dell’agenzia dedica del tempo alla nostra candidatura o iscrizione, ci pone delle domande, valuta il nostro curriculum, offre dei suggerimenti, oppure si limita a ricevere la domanda? Questo è un aspetto cruciale per capire il livello di impegno e di dedizione dell’agenzia;
  • • Anche i contatti durante una selezione sono importanti: ricevere aggiornamenti e consigli durante la selezione per una posizione lavorativa è sicuramente indice di un’elevata professionalità e impegno, così come discutere assieme sull'opportunità stessa di inviare la propria candidatura.

In Italia le agenzie per il lavoro ormai sono diverse e alcune sono contraddistinte da una particolare professionalità ed efficienza nello svolgere il loro ruolo. Ecco alcuni dei nomi più importanti:

  • Randstad, società per il lavoro di origini olandesi ma ormai radicata in tutta Europa, Italia inclusa. Oltre a poter trovare lavoro nel nostro territorio, è possibile candidarsi anche per posizioni lavorative all’estero;
  • Adecco, probabilmente l’agenzia per il lavoro con più filiali sul territorio italiano. Le sue origini sono Svizzere ma l’Italia è stato il Paese di maggior sviluppo;
  • Gi Group è un’altra grande agenzia per il lavoro e ha delle filiali in tutta Italia. La sede principale è a Milano e l’ambito operativo è principalmente italiano;
  • Manpower è una società che gestisce diversi siti per il lavoro, oltre a quello omonimo. Di origini statunitensi, l’azienda si è estesa da anni anche in Italia e rimane oggi un punto di riferimento per il mercato del lavoro;
  • Humangest è un’agenzia che affianca la presenza sul territorio a quella virtuale. Le sue filiali sono quasi 50, distribuite in maniera equa sul suolo italiano e mette in contatto tra loro lavoratori con aziende piccole, medie e grandi.

Il curriculum: il nostro biglietto di presentazione più importante

Se l’agenzia alla quale ci rivolgiamo ha un ruolo essenziale nella nostra ricerca di lavoro, il curriculum è fondamentale. In una, due o massimo tre pagine dobbiamo essere in grado di riassumere la nostra esperienza e le nostre abilità, in chiave ovviamente positiva.

Redigere un curriculum è un’operazione talmente delicata che spesso si commissiona la sua scrittura a qualcun altro: in realtà non occorre, basta seguire alcuni semplici accorgimenti. Il curriculum migliore è sempre quello che ci rappresenta nella maniera più veritiera, anche se sotto una luce più luminosa!

In proposito, ricordiamoci di:

  • Essere chiari e concisi: non servono lunghe frasi e paragrafi descrittivi in stile Dante Alighieri. Spesso chi legge il nostro CV ha una pila di altri résumé da leggere, e il tempo di immergersi in letture troppo prolisse non c’è. Oltre ai dati personali, sono sufficienti le esperienze lavorative precedenti: la descrizione esaustiva della mansione svolta e il relativo periodo di durata. Se possibile, aggiungiamo anche il motivo per cui un rapporto di lavoro è terminato.
  • Mettiamo in risalto i nostri punti di forza, senza però stravolgerli: chi si occupa di risorse umane si accorge subito se nel curriculum c’è qualcosa che non quadra. Aggiungendo dettagli non veri potrebbe farci perdere non solo l’opportunità lavorativa attuale ma anche quelle che potrebbero sorgere in futuro.

Una regola che vale sempre, quando ci candidiamo per una posizione lavorativa, è quella di avere le idee chiare su quello che stiamo cercando e di essere veramente interessati a una proposta di lavoro. Prendiamo in considerazione l’orario lavorativo, il luogo di lavoro, lo stipendio, i benefit (se ce ne sono), l'inquadramento professionale e così via. A volte molte candidature vengono scartate da parte delle agenzie proprio perché proposte senza un'opportuna valutazione da parte del lavoratore.

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