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Bonus sociali: cosa sono e come ottenerli

Il caro vita ha colpito duramente le famiglie italiane, soprattutto a seguito del protrarsi della guerra in Ucraina e del conseguente aumento sia delle bollette che degli altri beni di prima necessità. Con l’intento di alleggerire il costo dei consumi, il governo Draghi ha varato con Decreto legge n.21 del 21 marzo, denominato Ucraina.bis, una serie di bonus mirati a introdurre dei bonus sul costo delle bollette. Si tratta dei cd “bonus sociali” e che riguardano tre tipo di utenze:

  • • Le bollette della luce
  • • Le bollette del gas
  • • Le bollette per il servizio idrico.

Si tratta di provvedimenti importanti: vediamo quindi a chi spettano e come ottenerli.

Bonus sociali: cosa sono e come ottenerli

Chi può ottenere i bonus sociali e come richiederli

Per completezza, prima di approfondire le ultime novità sui bonus sociali dobbiamo specificare che non si tratta di una novità vera e propria, dato che provvedimenti simili erano già stati adottati anche nel 2021, ma le condizioni per accedervi erano più severe.

I bonus sociali del 2022 sono attivi dal 1 aprile 2022 e rimarranno in vigore fino al 31 dicembre 2022, salvo ulteriori deroghe in fase di attuale valutazione.

I requisiti per poter usufruire del bonus bolletta sono reddituali, salvo l’ipotesi del bonus elettricità previsto anche per chi versa in situazioni di invalidità fisica, e stabiliscono che hanno diritto allo sconto:

  • • I nuclei familiari con un reddito ISEE inferiori a 12.000 €;
  • • Il reddito massimo ISEE passa a 20.000 € in caso di famiglia con 4 figli a carico;
  • • I nuclei familiari titolari di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.

Una delle novità del Decreto è stata anche la modalità con cui è possibile richiedere il bonus sociale: in ossequio alla necessità di facilitare la procedura, non sarà più necessario presentare la domanda al Comune di residenza o al CAF, dato che il bonus verrà applicato in automatico a chi rispetta i requisiti reddituali appena indicati.

Tuttavia, per poter attivare lo sconto, occorre compilare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) e inviarla all’INPS, in due modi:

Grazie al Sistema Informatico Integrato infatti sarà l’INPS che, a seguito del controllo con esito positivo delle informazioni reddituali del richiedente, inoltrerà i dati all’Acquirente Unico, l’ente che collabora con ARERA. Infine, l'Acquirente Unico comunicherà i nominativi agli enti erogati e lo sconto verrà direttamente applicato in bolletta.

Il bonus Luce

Il bonus sulle bollette dei consumi elettrici viene rilasciato sulla base di due requisiti, che possono anche cumularsi: quello reddituale già visto e quello del disagio fisico.

A tal fine, per disagio fisico si intende la situazione di un soggetto affetto da grave malattia, e che ha la necessità di utilizzare apparecchiature elettroniche per il mantenimento in vita. Il requisito economico è stabilito in base al numero di componenti il nucleo familiare, così come segue:

  • • 1-2 componenti = il bonus è di 141,05 €;
  • • 3-4 componenti = il bonus è di 170,17 €;
  • • Oltre 4 componenti = il bonus è di 199,29 €.

Il bonus Gas

Il bonus gas può essere usufruito sia dagli utenti di una fornitura diretta che dagli utenti che utilizzano impianti condominiali. La modalità di erogazione avviene in maniera un po’ diversa a seconda del tipo di cliente:

  • • Per i clienti diretti il bonus viene applicato direttamente sulla bolletta, ma è suddiviso tra le varie fatture;
  • • Per i clienti indiretti viene emesso un bonifico domiciliato in una soluzione unica.

L'importo del bonus varia, anche in questo caso, a seconda del tipo di cliente e del numero di componenti del nucleo familiare e va da un minimo di 28,21 € a un massimo di 146,51 € e copre sia i consumi relativi all'acqua calda che al riscaldamento.

Il bonus Acqua

Anche il bonus Acqua è destinato sia agli utenti diretti che a coloro che utilizzano impianti condominiali. L’importo del bonus prevedere che ogni utente possa avere una fornitura gratuita di acqua pari a 18,25 metri cubi all’anno. La cifra corrispondente andrà poi calibrata in base ai costi applicati dalle aziende che distribuiscono i servizi idrici, dato che i prezzi dell'acqua differiscono a livello territoriale.

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